E’ proprio vero che è il cliente il massimo esperto della situazione che sta vivendo e che il compito dello psicoterapeuta è di intervenire con domande precise e strategiche. Questo permette al reale protagonista di sviluppare il pensiero “di guarigione” che lo traghetterà verso una nuova immagine di sé, adatta alla nuova situazione in cui è immerso.
Davanti agli stravolgimenti della vita ci troviamo disorientati e spesso incapaci ad adattarci.
Ho percepito tanta saggezza nel racconto di F. che ha scelto come utilizzare il pensiero, di non cedere agli agìti che la rabbia e la disperazione gli suggerivano, di stilare una scala di valori, di focalizzarsi sul futuro, di fare mente locale e lasciare tempo al tempo per risanare le ferite.
“Ora l’esperienza è fresca, è una ferita aperta è una frustata che lascia senza fiato, ci va tempo, forse un anno. Ho imparato che nel corpo c’è un istinto di rinascita che ti recupera dalla disperazione, che ti fa rialzare la testa dopo ore di pianto. Ti prende per i capelli e ti rimette in pista. Basta aspettare.”
“Ricordati Sara, che l’uomo è il più debole. E’ talmente tanto debole che ricorre alla violenza e all’omicidio, le donne è raro che lo facciano. Io non giustifico ma comprendo, perchè la rabbia e la disperazione ti portano alla follia. I giornali sono pieni di uomini impazziti…”
F. ha elencato i valori che gli stanno permettendo di superare questo momento, chiedendomi di raccontarli anche agli altri mariti che vengono lasciati dalla donna che amano.
1) la vita e la libertà di scelta sono sacre. La donna, così come l’uomo, sono esseri viventi che hanno la possibilità di scegliere per la propria vita. Nessuno può impedire all’altro di cercare la propria strada verso la felicità anche se questo implica una dolorosa separazione.
2)la forza dell’uomo non è la violenza ma la resistenza.
3) il tempo è la chiave di tutto. . Lasciare che il tempo “traghetti” verso nuove fonti di luce.
4) cogliere gli istinti come parti di sé che prima non si conoscevano e non come ordini da agire, altrimenti saremmo bestie.
Ecco, davanti a tutta questa ricchezza lo psicoterapeuta ringrazia.
Sono appena stato lasciato dalla mia compagna dopo 11 anni di convivenza, capisco e vivo tutto il dolore che provi, ma non ci sono soluzioni quando l altra persona decide di lasciarti.
L unico mezzo per ridurre almeno un po queste brutte sensazioni è concentrarti sul fatto che se non l hai picchiata o tradita vuol dire semplicemente che non ti ama più.
Non credo che accetteresti di vivere accanto a chi lo farebbe solo per pietà.Auguri
Gentile Claudio, grazie per l’apprezzato e prezioso consiglio. Sarà sicuramente utile.
Auguri.
Buongiorno Sara, articolo molto interessante.
A volte è molto difficile capire che cosa scatti nelle profondità dei meccanismi di una persona, perché cambi idea e direzione nella propria vita e perché lo faccia proprio in quel preciso momento, come è stato evidenziato nell’articolo solo il tempo può aiutare a portarci verso nuove fonti di luce.
É vero che la vita è sacra e la libertà di scelta é inviolabile, ma tutto questo si deve tradurre in una maturità diversa. Se in 30 anni crei un’azienda per il bene di tutta la famiglia è solo per convenienza viene intestata a tua moglie, nel momento in cui sceglie di andare via dovrebbe lasciare tutto. L’abito attuato da molte donne oggi si basa sulla sofferenza di figli e mariti che hanno lavorato una vita per dare serenità a tutta la famiglia. Sfido chiunque a dire che la vita é sacra quando dopo tutto questo di vedi anche privato di tutto.