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In pochi giorni e poche ore l’ansia del contagio da Coronavirus e l’ossessione per i bollettini medici e le corrette pratiche da seguire hanno mietuto più vittime del virus stesso.

Voglio dire: è obbligo civile e morale rispettare le regole che ci vengono date per limitare il contagio e l’esporsi allo stesso, tutto il resto invece va limitato perché per qualcuno sta generando sofferenza nella qualità di vita.

Come Psicologa Clinica e promotrice della salute mentale mi sento chiamata a aiutare le persone che stanno vivendo con eccessiva ansia gli eventi in corso. Alcuni sono a casa dal lavoro e hanno molto tempo per ascoltare tutte le notizie e fare tam tam sui social tra amici e parenti.
Bene, tutto questo non aiuta nessuno.

Di cosa abbiamo veramente paura?

 

Abbiamo paura di ciò che non vediamo e che potrebbe attaccarci senza che ne anche ce ne accorgiamo, abbiamo paura di essere portatori sani per i nostri parenti anziani e per i bambini, abbiamo paura di ciò che non possiamo controllare soprattutto abbiamo paura di morire.

Mi sembra sufficiente per creare un’ansia di massa ma non è detto che debba per forza essere così.

Il panico e l’ansia non fanno parte del “pacchetto virale” a meno che e non lo mettiamo noi: possiamo limitare molto l’effetto domino perché l’ansia è contagiosa tanto quanto il virus ma a differenza del virus può essere controllata.

Come fare a gestire l’ansia per il Coronavirus:

 

  1. Se siamo invitati a limitare la frequentazione dei luoghi affollati, non è detto che dobbiamo stare chiusi in casa. Andiamo nei boschi, in montagna o in riva al mare, portate i vostri bambini che in questi giorni non vanno a scuola a fare delle passeggiate nella natura. Questo aiuta a limitare l’ansia e guadagnare dei bei momenti in famiglia
  2.  Una volta aggiornati sulle novità della giornata spegniamo televisioni e social e dedichiamoci alle attività che ci fanno stare bene, limitiamo i tam tam con parenti e amici in di scambi di notizie, fondate e non, sul come e il perché è arrivato questo virus.
  3. Ora più che mai è importante praticare quotidianamente meditazione, training autogeno, yoga, tecniche di rilassamento in generale. Anche se i centri sono chiusi esistono numerose risorse in rete a cui attingere.
  4. Se vi rendete conto che l’ansia è molto forte, procura attacchi di panico, insonnia e rituali ripetuti rivolgetevi a uno psicoterapeuta in breve tempo. Sarà possibile fare una consulenza on line nel caso non voleste uscire di casa.

Mai come oggi siamo chiamati al buon senso, se sentiamo l’ansia che sale concentriamoci su di noi e respiriamo profondamente, l’ansia è un sentimento contagioso ma facile da estinguere.

Se in un momento d’ansia al posto di contenerla e farcela passare la buttiamo sugli altri non facciamo che aumentare lo stato d’ansia generale.

Buon senso, attenzione e qualche silenzio in più potrebbero aiutarci più che mai.

In questi giorni ho avuto diverse disdette di appuntamenti in studio, alcune per motivi contingenti alla chiusura delle scuole, altre per paura del contagio. Abbiamo deciso assieme di fare ugualmente le sedute attraverso skype o video chiamata su Whatsupp.
L’Ordine degli Psicologi del Piemonte ha invitato gli iscritti a proseguire le proprie attività allargando la possibilità a chi non può o vuole uscire di casa alle consulenze on-line, mi sembra un’ottima opportunità.

L’ansia va elaborata e contenuta altrimenti è più contagiosa del virus. Se il nodo è l’ansia affrontala e fatti aiutare, anche con una consulenza on-line.