“Gentile dottoressa mi aiuti a capire come fare per riconquistare la persona amata”
Talvolta mi capita di ricevere delle mail che potrebbero essere inserite all’interno della rubrica “la posta del cuore”.
Quando ero ragazza mi piaceva molto leggere le lettere pubblicate nelle rubriche della posta del cuore, nelle ultime pagine delle riviste per teen-ager e ovviamente anche le risposte che seguivano :-0 ed ecco che per me oggi non è raro ricevere mail anche da persone che mi pongono domande, appunto, da posta del cuore.
Uomini e donne, giovani o meno giovani che chiedono consigli per un amore travagliato oppure abbandonati dal proprio amato/a e decidono di intraprendere la faticosa marcia della riconquista.
In genere sono e-mail molto accorate che lasciano trasparire la sofferenza del sentirsi abbandonati e la fatica nel cercare di aggrapparsi da qualche parte per non annegare nella realtà: la paura di restare soli e dover ricominciare da Sé.
Le strategie messe in atto sono più o meno sempre le stesse:
– rimettersi in forma;
– rendere palese il proprio interesse con gesti inequivocabili (fiori, messaggi, regali);
– seguire in modo intenso i social dell’amato/a per ricevere qualsiasi informazione possa essere utile alla riconquista;
… e dopo svariati rifiuti:
– chiedere consiglio ad uno psicologo della coppia che sicuramente sa come si fa.
Mi dispiace, ma non lo so!
Queste e-mail del cuore mi danno la possibilità di rispondere con altre domande, così da aiutare il mittente ad iniziare un dialogo tra sé e sé su questa nuova realtà, soprattutto quando la riconquista non è che un lontano miraggio.
Ad una recente e-mail ho risposto così, ed è la stessa risposta che darei a chiunque sia impegnato in un tentativo senza mai fine di riconquista di un amore che ormai sembra vivo solo nei ricordi.
Gentile S.
grazie per avermi contattata e raccontato la sua storia che ho letto con molta attenzione e attraverso la quale ho percepito la sua sofferenza per questa situazione.Come si fa a riconquistare la persona amata che non ci vuole più, come si fa a riavvicinare una persona che ci rifiuta?
A pensarci bene, credo che il problema stia nella domanda.
Mi spiego meglio: di cose, azioni, gesti ne ha già fatti molti.
Non abbiamo il potere di telecomandare i sentimenti dell’altro, ognuno è libero di amare chi desidera.Questa situazione però ci invita ad interrogarci su cosa intendiamo per “amare un’altra persona”.
Fino a che punto siamo disposti a rinunciare ad un po’ d’amore per noi stessi per cercare di riconquistare l’altro?
Perché la riconquista è diventa così importante da non potersi arrendere?
Cosa vuole dire per lei continuare ad amare una persona che non la corrisponde più e che piuttosto sceglie (liberamente) la situazione che mi ha descritto?Cara S., io credo che l’amore più difficile talvolta sia quello verso noi stessi, di accettare le nostre debolezze, i momenti di fatica e amarci anche se gli altri ci rifiutano.Siamo tutti degni d’amore a partire da noi stessi.
Chi non vuole affiancarci nella nostra esistenza, nelle avventure della vita, ha fatto una scelta.
Noi dobbiamo rispettarla e offrire a noi stessi ancora più amore di prima.Non so se l’ho aiutata, spero di averle almeno offerto un diverso punto di vista.A prestoSara De Maria