La tua coppia genera per la maggior parte del tempo sofferenza a te eo al tuo partner?
L’unico sentimento che resta tra voi è il dolore al solo pensiero di potervi lasciare?
Siete convinti che se vi lasciate le vostre vite non avranno più senso?
Vi soccorrete a vicenda dopo estenuanti litigi. Questo è l’UNICO gesto che vi riporta ad una dimensione di coppia?
Se avete risposto sì alle domande precedenti è molto probabile che la vostra coppia manifesti una dipendenza affettiva altrimenti detta Love addiction.
Non ogni amore si esprime in una dipendenza, ma ogni dipendenza affettiva ha bisogno di un amore per radicarsi in una personalità”. Nicola Ghezzani
La dipendenza affettiva è molto più vicina a noi di quanto si possa immaginare, rientra tra le “nuove dipendenze” come per esempio il gioco d’azzardo. A differenza delle altre dipendenze, se individuata e riconosciuta in un percorso psicoterapeutico, permette ampi spazi di azione e quindi una buona possibilità di uscirne e di riconquistare la propria libertà.
Partiamo dall’inizio:
Quando siamo innamorati diventiamo un po’ pazzi, facciamo cose sciocche, possiamo stare tanto tempo senza dormire e mangiare poco, abbiamo sempre e solo voglia di stare con luilei, non ci accorgiamo del tempo che passa oppure facciamo il conto alla rovescia delle ore o dei giorni che ci separano dal nostro amato. E’ così che le coppie iniziano a fondersi e ad entrare uno nell’altro. Se non fosse nella cornice “amore” sicuramente desteremmo dei sospetti in chi ci vuole bene, quindi questa “follia” è concessa nella prima fase dell’amore nella coppia
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amoreJaqués Prevert
Ehi, ma se guardiamo bene, non ci ricorda forse l’amore fusionale unico, speciale e che assicura la sopravvivenza, che si crea nei mammiferi tra la mamma e il cucciolo?
Se siete d’accordo con me andiamo avanti ripartendo da quelle sostanze e quegli ormoni che mamma e neonato si scambiano e veicolano ogni gesto di cura, di nutrimento, di consolazione che fanno superare la stanchezza e perdere il senso del tempo, che permettono di creare un legame unico che ogni mamma definirebbe speciale, che fanno perdere il senso del tempo e se allontanati soffrono disperatamente e potrebbero anche morire.
E’ proprio questo scambio ormonale che ha permesso l’evoluzione della specie, immaginiamo quindi quanto sia profondamente codificato dentro ognuno di noi, uomini e donne, tutti lo abbiamo profondamente sperimentato.
Ecco, questo succede anche nell’amore di coppia. All’inizio anche solo uno scambio di sguardi genera quegli ormoni e quei neurotrasmettitori che ci fanno sentire indispensabili l’uno per l’altro. Ed ecco che entriamo nel mondo della chimica e del bisogno della sostanza quando cessa di essere secreta. La coppia poi si evolve e l’innamoramento iniziale lascia spazio ad un amore maturo che permette la differenziazione e al procedere della vita individuale all’interno di una cornice a due.
Senza libertà individuale non può esserci l’amore sano.
Quando si esaurisce il sentimento d’amore e la coppia non riesce ad evolversi superando le crisi ,l’unica possibilità è di proseguire ognuno per la propria strada. Insorge sofferenza, sicuramente entrambi fanno molta fatica a riprendere la propria vita in mano, sicuramente hanno sensi di colpa e responsabilità per la persona da cui si stanno allontanando. E’ in atto un vero e proprio lutto e occorre tempo e pazienza per superarlo.
La vita offrirà nuove possibilità per chi le vuole cercare e cogliere.
In alcuni casi però non funziona così. In alcuni casi la coppia non scoppia ma implode, in nome di una fedeltà verso se stessa che non permette più nè di crescere insieme nè di lasciarsi.
Cosa c’entra questo con la chimica e con le sostanze?
Il solo fatto di perseverare in una fittizia cornice d’amore permette l’illusione di poter ancora avere quel legame che fa sopravvivere e li ha reso speciali, cosa che in realtà non accade più da molto tempo.
E’ come un barattolo vuoto che ogni volta andiamo a controllare se per caso si è magicamente riempito di quel nettare che ci faceva stare tanto tanto bene. Ogni volta gli diamo fiducia, talvolta scorgiamo qualche goccia sul fondo ma non è abbastanza per saziare la gran fame, ogni volta la delusione è grande e lascia spazio alla disperazione.
Ecco la dipendenza: rilanciare, dare fiducia, credere che da lì a poco le cose cambieranno. E’ come scommettere sul numero preferito, come infilare la monetina nella slot machine e come ricercare l’euforia della prima dose. Più è grande la delusione, più cerchiamo il nostro riscatto e rilanciamo.
Dalla dipendenza affettiva si può uscire, ci sono alcuni tipi di legami che la favoriscono, sicuramente i modelli di coppia che abbiamo assorbito nella nostra vita ci hanno hanno creato una base a questo stile relazionale.
Un buon terapeuta, che si intenda di relazioni e stili relazionali, può essere di grande aiuto a ritrovare la libertà che ci stiamo negando.
Riferimenti bibliografici:
"Molecole di emozione" Candance B. Pert 1997 ed. TEA "Quando l'amore è una schiavitù" Nicola Ghezzani
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