Cute child with sunflower in summer fieldResto sempre affascinata quando, sentendo un odore che non sentivo da tempo, mi riaffiora alla mente qualcosa antico che non credevo facesse ancora parte dei miei ricordi ed invece è lì, pronto per essere ripreso tale e quale come allora. Chi ha frequentato i miei corsi ha esperito che il corpo ha una memoria e che se messo in una determinata posizione richiama le sensazioni che quella posizione ha imparato a donarci. Si chiamano ancoraggi  proprio perché, se adeguatamente sollecitati, sono in grado di richiamare sensazioni, pensieri o ricordi. Gli ancoraggi possono essere fatti utilizzando ognuno dei cinque sensi, in base alla necessità se creati ad hoc o alla casualità, quando si fissano spontaneamente. Quindi: tatto, vista, udito, olfatto e gusto: ricordate le Madeleine di Proust? Di seguito un articolo Di Sonia Tarantola tratto dal sito LifeGate che parla del potere degli odori:

 

MEMORIE OLFATTIVE: IL POTERE DEGLI ODORI

I profumi della natura possiedono un potere suggestivo che si è installato nel profondo della nostra psiche.  L’incenso e le resine aromatichehanno da sempre accompagnato i riti religiosi, le spezie profumate i  nostri cibi, i balsami e gli infusi ci hanno curato.

Alcuni aromi sono veri e propri archetipi di un linguaggio olfattivo e parlano al nostro inconscio in modo  assai più eloquente e convincente d’un discorso, sono: gli alberi, le resine, i profumi animali, le spezie,  i fiori, gli agrumi.

Da sempre poeti e filosofi speculano sulle reazioni emotive suscitate dalle fragranze, ma solo da poco sono disponibili studi scientifici sulla materia. Il gruppo di Warwick ha dimostrato con un importante esperimento ( Kirk Smith, Van Toller e Dodd, 1983) la possibilità di stabilire un’associazione duratura tra un odore e un stato d’animo, che potrebbe quindi essere rievocato in tempi successivi alla percezione dell’odore stesso. Lo stato d’animo in questione era negativo, prodotto come una reazione allo stress, ma, nello stesso periodo, gli studi di King suggerivano la possibilità di indurre uno stato positivo di rilassamento utilizzando lo stesso metodo. In entrambi i casi, il condizionamento avveniva a livello inconscio, nel senso che i soggetti sottoposti all’esperimento ignoravano di essere esposti ad una fragranza.

Ognuno di noi è stato inconsapevolmente condizionato…

Ognuno di noi è stato inconsapevolmente condizionato già dall’infanzia con determinati aromi che appartengono alla nostra cultura olfattiva ed è possibile, con le scenografie olfattive, dirigere lo stato d’animo di un pubblico usando proprio questi odori.
E’ facile, per esempio, prevedere che gli aromi evocatori di vacanze avranno un effetto de-stressante, mentre quelli che ricordano la casa e la famiglia saranno rassicuranti. In questo modo risulta possibile prevedere l’effetto di un gran numero di odori che appartengono al comune bagaglio di cultura olfattiva di un determinato pubblico.

Il funzionamento della memoria olfattiva è tale che i primi ricordi olfattiviche risalgono all’infanzia sono i più potenti nella loro capacità di suscitare emozioni gradevoli e anche i più facili a riattivare.
In effetti, le memorie olfattive non svaniscono mai, la loro forza dipende dall’importanza che ha avuto la situazione in cui l’odore è stato percepito. Più antiche sono le memorie olfattive, più profonde sono le emozioni che risvegliano.