LA NASCITA DI PIETER LUKAS 10 APRILE 2011
Oggi mio figlio Roberto compie 23 anni. E’ domenica, c’è la famiglia che dorme, sono sola in cucina a sorseggiare un caffè, mentre sfoglio un ricettario di torte .” Andra’ bene la caprese, piace a tutti…” penso.
8,15 : Il cellulare annuncia un messaggio; è Eline : ”…Non vorrei dire…, ma ho le contrazioni ogni dieci minuti dalle 6,30. Fa davvero male ! Lukas vuole il compleanno con Roberto ?”
Ci siamo ! Respiro e mi rilasso; forse più che il caffè, ci vorrebbe una camomilla… !
Chiamo Eline. E’ emozionata , ma tranquilla. Mi preparo rapidamente; la borsa è pronta già da un paio di settimane . Aggiungo un paio di dvd divertenti, l’olio di jojoba per massaggiare la schiena ,le fotocopie delle nenie da parto ,le caramelle alla frutta ( siamo molto golose tutte e due !)
Mi accompagna alla porta il sorriso di Piero, mio marito.
9,00 Arrivo a casa di Eline. Il compagno è uscito con il cane ,lei preferisce rimanere sola con me ,sa che ci vuole tempo, è il primo bimbo.
Effettivamente le contrazioni sembrano regolari; non ci sono perdite di muco, nessuna traccia di sangue.
10,00 : Eline sente che il bambino si muove di meno, chiama il suo ginecologo che, ovviamente , le dice di farsi controllare in ospedale .
Ci avviamo con la valigia ! La città è ancora deserta, impiego 15 minuti per arrivare al pronto soccorso.
Massimiliano, il compagno di Eline, è in villa comunale con Danae, il loro pastore tedesco . “E’ solo un controllo, stai tranquillo, ti facciamo sapere, c’è tempo !”
Mi sembra che lei sia abbastanza determinata nel voler gestire queste prime ore di travaglio senza condizionamenti esterni, è concentrata sul respiro , mi ascolta. Sorridiamo quando termina ogni contrazione . Dura comunque un minuto.
Alla visita c’è un centimetro di dilatazione, ma il medico di guardia decide comunque di ricoverarla. Prelievo, pressione arteriosa ,monitoraggio ,le normali procedure ospedaliere… Le assegnano una stanza a tre letti : è luminosa e si vede il mare .
12.00 Le contrazioni continuano abbastanza regolarmente. La invito a cambiare posizione , ad urinare, a bere ogni tanto. Non le va di essere massaggiata, è concentrata sul controllo del dolore.
13,00 Arriva Massimiliano. Dopo un po’ viene visitata di nuovo ma la dilatazione è invariata. Speravamo in qualche centimetro in più…
Lei è bravissima, io continuo a sostenerla ad ogni contrazione, le ricordo la sua visualizzazione preferita, quella dell’arcobaleno: il calore di alcuni colori, l’energia della luce bianca. Ascolta le mie parole, si fa accarezzare dal compagno.
15,00 Altro monitoraggio e altra visita : 2 cm di dilatazione
Rimango sola con il compagno. Gli chiedo come va, come si sente, E’ la seconda volta che ci incontriamo. Non mi sento molto a mio agio all’inizio, ma penso che devo parlargli, aiutarlo. Gli dico che siamo una squadra e che dobbiamo collaborare al massimo per aiutare Eline, il travaglio è ancora lungo, le contrazioni sono dolorose ma è un processo fisiologico, è un dolore finalizzato. Gli dico che deve dirle che è meravigliosa e che la ama molto, deve farle sentire il suo amore. Mi ascolta e si rasserena. Mi spiega che i due aborti precedenti lo hanno distrutto e che ha molta paura.
16:00 Anche io non sono proprio tranquilla , ma riesco a camuffare abbastanza bene la mia preoccupazione. Eline entra in sala travaglio con Massimiliano. Dopo mezz’ora lui esce , mi dice che devo entrare io. Camice, soprascarpe… “ Eccomi, Eline, come va ? “
E’ pallida , sudata , molto dolorante. Vomita due volte. Comincio a comprimerle la zona del sacro ad ogni contrazione che arriva ogni 5 minuti . Mi dice che così va meglio. La dilatazione progredisce, per fortuna…L’ostetrica di turno si chiama Alessia, è molto dolce e presente, le dice che è bravissima e che può farcela .Arriva il suo ginecologo, altra visita, tutto bene, non manca molto alla dilatazione completa. Eline chiede l’epidurale, non ce la fa ad affrontare la fase espulsiva, non ha più energia.
18:00 Le contrazioni sono frequentissime, non le danno tregua. La fanno sedere sullo sgabello da parto, io sono seduta dietro di lei, le cingo il torace con un braccio e continuo a comprimerle il sacro ad ogni contrazione; sento che può farcela, si è affidata completamente.
Ho molto caldo con il camice monouso, tutti i muscoli delle braccia sono tesi e doloranti. Resisto !
19:00 Eline chiede l’epidurale, non ce la fa più, è preoccupata per le spinte, ha paura che le spalle non possano uscire. Panico !
Alessia ed io ci complimentiamo per come affronta le ultime contrazioni, è concentrata sul respiro, ma la paura la blocca. Il peso del bambino , la prospettiva del possibile taglio cesareo dei giorni precedenti riaffiorano con prepotenza e non le consentono di rilassarsi , di fare l’ultimo sforzo.
L’anestesista procede… Cominciano le spinte. Entra anche Massimiliano in sala parto. C’è un altro ginecologo che spinge sulla pancia, ma il dolore non c’è più. Ad ogni spinta la testa del bimbo scende.
C’è un’atmosfera rilassata in sala parto, si scherza per allentare la tensione. Sono alle spalle di Eline, le dico che manca veramente poco, le chiedo, anche se non prova dolore, di non perdere la concentrazione, è stata bravissima e tra un po’ abbraccerà il suo bimbo.
Episiotomia. Esce la testa, il ginecologo fatica a far uscire le spalle ma eccolo, finalmente, ecco Pieter Lukas.
!9:27 : è nato ! Kg 3,870 – 53 cm di lunghezza
Veloci procedure neonatali, pochi secondi sulla pancia della mamma, ma il bimbo si riprende alla grande !
Massimiliano è commosso e felice. Il suo bambino è finalmente nato !!Mi abbraccia e appena possibile bacia la sua giovane e bella compagna.
Sono commossa anche io, a pensarci bene è anche il compleanno di mio figlio ! E’ un segno del destino che queste due vite siano cominciate nello stesso giorno con 23 anni di distanza ? Forse si, e questa cosa mi piace molto
!